Il Friuli sbarca a Vercelli!

Giovedì 11 e venerdì 12 luglio l'aperitivo a Vercelli da Enostor(i)e sarà furlan con taglieri di salumi e formaggi friulani e vini made in FVG! Prenota il tuo posto!

Sono friulana: in Friuli sono nata, cresciuta, in Friuli Venezia Giulia ho studiato e passato i primi 30 anni della mia vita. E quindi come resistere dal proporre un aperitivo a base di prodotti friulani di qualità? Presto fatto: giovedì 11 e venerdì 12 luglio l’aperitivo a Vercelli da Enostor(i)e sarà furlan!

Ci saranno i vini della nostra selezione e delle proposte di salumi e formaggi, tra cui il formadi frant, ex presidio Slow Food della Carnia, in provincia di Udine, e la pitina, presidio Slow Food della Val Tramontina, in provincia di Pordenone.

Per l’occasione ho creato una colonna sonora fatta di artisti del presente e del passato e chi passerà a fare qualche assaggino troverà anche delle poesie di poeti in lingua friulana, per immergersi del tutto nel mood nordestino.

I vini del Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia può vantare alcuni vitigni autoctoni di gran pregio, sia tra i vini bianchi che tra i vini rossi. Riservandoci di organizzare un giorno un aperitivo dedicato al Carso… per questa volta ci concentreremo un po’ di più sui vini prettamente friulani.

I vini bianchi al calice

Tra i vini bianchi non si può non menzionare il Friulano, un tempo noto come tocai, seguito dalla Ribolla Gialla e dalla Malvasia Istriana che qui in enoteca abbiamo ben rappresentati nei vini di Ferlat, ma anche nel Collio di Edi Keber e nel bianco di Aquila del Torre. Meno noto, ma non per questo meno significativo, è il Verduzzo Friulano: qui troverete quello di LaDaiRocs, piccola realtà di Faedis, nei Colli Orientali.

vini bianchi per aperitivi friulani

Ci sono poi vitigni internazionali che qui hanno trovato casa da così tanto tempo da avere poi un loro metodo tradizionale di vinificazione. È il caso del pinot grigio che sempre più frequentemente capita di trovare vinificato alla “vecchia maniera”, ossia ramato, come fanno Villa Job e Ferlat, o del Sauvignon.

I vini rossi al calice

In Friuli non mancano i vitigni autoctoni anche per quanto riguarda i vini rossi.  Da qualche tempo si è ritornato a parlare di Schioppettino di Prepotto – qui c’è quello di Antico Broilo – di Refosco – vi aspetta quello di Teren -, oltre a vari altri vitigni, ma è probabilmente ancora il Merlot a dominare le tavole nordestine assieme a Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.

[Per anni ho odiato il Merlot delle mie terre: troppo erbaceo, crudo, acido. Poi ho cominciato a berne di buono, come quello di Ferlat, e ci ho fatto pace.]

Il formadi frant e i formaggi del Friuli

Giovedì e venerdì sarà possibile assaggiare diversi tipi di salumi e formaggi. Tra i formaggi ci sarà il Montasio DOP con 2 diverse stagionature provenienti da 2 diversi produttori, la Latteria Sociale Turnaria (*) di Lavariano e Latteria Sociale di Coderno.

Ci saranno poi i prodotti di Zore, l’azienda agricola di Alessia Berra che alleva le sue caprette e produce vari formaggi, tra cui la formaggella e la ricotta affumicata, un prodotto che fa parte della tradizione culinaria friulana.

Non poteva mancare in questa lista il formadi frant, fino a non molto tempo fa presidio Slow Food, oggi riportato in auge nell’ultimo decennio grazie al lavoro di alcuni produttori, tra cui Giuseppe Rugo, di Enemonzo, in Carnia di cui potrete assaggiare anche il Salato Storico.

formadi frant

La pitina e i salumi friulani

Se per quanto riguarda i formaggi sono le terre di ca da l’aghe (“da questa parte dell’acqua”, ossia del Tagliamento) a farla da padrona ecco che per quanto riguarda i salumi anche la provincia di Pordenone, il di là da l’aghe (“dall’altra parte dell’acqua”) ha qualcosa da dire.

Sì, il prosciutto crudo si fa a San Daniele del Friuli, che è  “di ca”, ma tra le valli montane pordenonesi ha trovato natale la pitina, un salume non insaccato, ma avvolto in farina di mais, fatto di solito con carne ovina, ma che si può trovare realizzato anche con carni di selvaggina. È anche questo un Presidio Slow Food e nel mese di novembre ha anche una sua festa.

pitina friulana

Non c’è poi aperitivo friulano senza salame, che abbiamo pensato andasse proposto nelle sue due versioni, con e senza aglio e ossocollo, di cui esiste anche una versione veneta. Potevamo poi non farvi assaggiare anche una soppressa friulana? E così ecco che potrete provare quella del Salumificio Pantarotto.

[E siccome ci piacciono le sfide un giorno potremmo organizzarne una tra soppresse e ossocolli friulani e veneti e vedere cosa piace di più a nord ovest…]

Altre sfiziosità per l’aperitivo friulano

Nel menù del nostro aperitivo friulano troverete anche il frico di patate, una specialità friulana servita con la polenta, i crackers con la blave de Mortean (farina di mais di Mortegliano realizzata con varietà autoctone di mais) e se sarete i primi ad arrivare troverete anche un po’ di strucchi, dolcetti con il ripieno della gubana.

E poi…

…e poi ci sarà una colonna sonora creata con musiche di artisti friulani, spaziando sui tanti generi che hanno attraversato la storia della regione FVG e sui tavoli troverete le poesie dei poeti che hanno raccontato questa “terra di temporali e primule”, come ne scrisse Pier Paolo Pasolini.

Non vi resta che prenotare! Il menù “aperitivo friulano” sarà disponibile sia tra le 17 e le 21 sia a mezzogiorno.

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